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Psicosi e DCA (disturbi del comportamento alimentare)
III video-conferenza del 6/5/22
Miriam Gandolfi ci accompagna nell’approfondire i concetti fondamentali dell’approccio sistemico, meglio, come lei ha precisato, sistemico-connessionista, cioè nella sua evoluzione verso le teorie della complessità. Infatti ogni disciplina scientifica, per definirsi tale, deve sempre lavorare per verificare e far evolvere le proprie teorie, affinché esse consentano di comprendere sempre meglio i fenomeni e trovare soluzioni utili ai problemi che essi pongono.
Miriam Gandolfi insiste sulla necessità di chiarire il significato delle parole, dunque inizia chiarendo cosa si intende per “psicosi” e “nevrosi” nel linguaggio della psicopatologia descrittiva ufficiale. Altra cosa è invece come le diverse teorie della mente spiegano questi termini; da qui nascono i diversi modi di affrontarle e trattarle.
La teoria organicista assegna agli squilibri biochimici la causa dei comportamenti, le diverse teorie psicologiche a diverse cause, ma sempre a disfunzioni interne al singolo soggetto, la teoria sistemica ad una patologia del sistema di comunicazione, perciò generata da modi paradossali di definire i rapporti di appartenenza tra i diversi soggetti.
Attraverso la presentazione della storia di un piccolo paziente, di otto anni, che le viene inviato dalla scuola con una possibile diagnosi puramente “descrittiva” di tratti autistici, Miriam Gandolfi, mostra come egli rappresenti in realtà ciò che la teoria sistemica ha definito in passato il paziente designato (da non confondersi con il concetto di vittima o di capro espiatorio) ed oggi, secondo l’evoluzione sistemico-connessionista, la qualità emergente.
Ovvero il bambino rende visibile e comprensibile non solo il suo comportamento e la diagnosi psichiatrica descrittiva ricevuta dal padre (psicosi paranoide con allucinazioni visive), ma anche la disfunzione dell’intero sistema famigliare allargato.
Il caso descritto che potremmo chiamare del “disinfestatore” permette di comprendere la definizione tecnica che la teoria sistemica della mente dà ad ogni comportamento bizzarro, inatteso: il comportamento sintomatico, essendo come ogni comportamento una comunicazione e un modo per proteggere e mantenere la relazione, è un problema per il singolo che lo esprime, ma rappresenta un tentativo di soluzione di un problema più ampio e complesso a livello del sistema famigliare.
Ascoltando la conferenza si potrà capire il profondo significato della sofferenza espressa sia dal bambino che da suo padre scoprendo che ciò che viene definito “malattia mentale” è tutt’altro che sinonimo di “privo di senso o irrazionale”.
Il tempo ha consentito di affrontare solo parzialmente il tema dei disturbi alimentari e ci siamo lasciati con la promessa che verrà ripreso nella prossima video-conferenza del 20 maggio.
Bibliografia
1) II video-conferenza della dr.ssa Miriam Gandolfi Martinelli. Riflessioni sulle origini della sofferenza psichica – 8 aprile 2022, Mad in Italy
2) Miriam Gandolfi Martinelli. Le parole sono scatole magiche, ma anche vuote o pericolose come trappole per topi. Mad in Italy