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Questo è uno degli articoli della serie che verrà pubblicata da Maria (nome di fantasia). Nei suoi articoli, Maria, ci racconterà le sue storie, del disagio psichico e di quello dei familiari che trova le radici nel trauma intergenerazionale della famiglia.
Nella narrazione, mostra in maniera eloquente, come il suo disagio interiore sia attribuibile a dinamiche ed eventi familiari e non a squilibri biochimici.
Inoltre Maria ha una esperienza sia personale che professionale col disagio emotivo, in quanto ha lavorato presso vari servizi del dipartimento di salute mentale.
Questo “dualismo” rende la narrazione ancora più significativa, poiché ci rivela le deficienze di un sistema di cura basato su un modello organicista del disagio emotivo, che come sappiamo non è stato mai dimostrato. Un breve articolo, ma perspicace, che ci indica la strada giusta per affrontare il disagio emotivo: quella esistenziale della psicoterapia e del supporto umano.
Qui il primo articolo di Maria “Foreste mentali. Dov’è il sentiero? – Storia di Maria”
La veranda dei cactus – Le spine della mia famiglia
A volte si fanno diagnosi organiche di vissuti viziati che si assorbono senza nemmeno capire.
Vi racconterò una storia che ha segnato la mia famiglia per generazioni, sfociando in veri e propri nuclei psicotici.
Mio nonno da bambino viene morso sul viso da un cane. Danno devastante. Ai tempi no chirurgia plastica. Lo chiamavano lo sfregiato.
Mia nonna frattanto si innamorava perdutamente e si concedeva ad un disgraziato, per l’epoca, che non la poté sposare perché aveva messo incinta, fior di gentiluomo, un’altra ragazza.
Si trovarono così uno difronte all’altra: lo sfregiato e la sedotta e abbandonata ancora innamorata.
Decisero di sposarsi, loro… i fiori del male. Ma non funzionò. Nonno era perseguitato da una gelosia delirante perché sapeva che lei non lo amava.
Il tema della gelosia ossessiva e persecutoria, a volte anche violenta, è diventato il tema portante di tutta l’opera.
Mio zio e mia madre si clonarono su questo modello e riproponevano da adulti gli stessi schemi vissuti nelle loro coppie.
Io e le mie sorelle ammalate dello stesso insensato, immotivato, fantasticato tarlo mentale. Una sofferenza terribile. Un problema grave nella coppia.
Ora cosa ci sta di organico in questa gelosia delirante?
L’Abilify ha tacitato i miei sintomi. Ma era da neurolettico il problema? Strutturato in modo indelebile? Non ho altre strade?