Sospendere gli psicofarmaci: come e perché – Costruire un percorso personalizzato ed efficace

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Laura Guerra

Sospendere gli psicofarmaci: come e perché – Costruire un percorso personalizzato ed efficace

Descrizione del libro

Sospendere gli psicofarmaci: come e perché” affronta il tema degli psicofarmaci rispondendo le seguenti domande: cosa significa per la persona in condizione di sofferenza psichica assumere una pillola o non assumerla?

È possibile smettere di assumerla e, se sì, come?

Ma per poter rispondere a queste domande bisogna partire dalla domanda che le precede: “Cosa ha fatto sì che uno psichiatra decidesse la sua prescrizione, o che una Persona o un suo famigliare chiedesse la prescrizione di uno psicofarmaco?”

Sospendere gli psicofarmaci è un percorso di conoscenza costruito insieme dai Professionisti coinvolti e dalle Persone che chiedono aiuto. Un percorso condiviso e rispettoso che vede tutti in posizione attiva e collaborativa, dal momento che solo la persona in difficoltà è esperta della propria storia e il professionista deve sapere come raccoglierla, accoglierla e inserirla anche nel contesto famigliare, sociale e culturale specifico di ogni soggetto.

Il testo, accanto ad una elaborazione teorica degli aspetti contestuali della sospensione o dismissione degli psicofarmaci, offre dei suggerimenti pratici su come affrontare il percorso, anche in situazioni difficili, in cui le risorse non sono ottimali ed in cui il disagio mentale viene interpretato come diagnosi organica con decorso cronico. Questi sono aspetti sanitari di rilievo nel contesto sociale in cui l’individuo si trova spesso ad affrontare il percorso della sospensione.

Questa la cifra di questo testo, testimoniata anche dal fatto che è frutto di tre professionalità diverse, che nel rispetto reciproco hanno scelto il metodo della condivisione e della verifica sul campo di quanto affermano. Tutti e tre convinti che sia necessario ancorare il proprio pensare e agire ad un metodo scientificamente documentato e condivisibile.

Biografie degli autori


Miriam Gandolfi
, psicologa e psicoterapeuta sistemico-connessionista si è assunta il compito di offrire al lettore i diversi punti di partenza teorici da cui derivano le diverse scelte psicoterapeutiche. Attraverso la presentazione di casi clinici reali proporrà percorsi di lettura dei significati che l’assunzione, la sospensione, il mantenimento o l’evitamento dell’assunzione assume nella vita concreta delle persone. Il suo approccio si inserisce a pieno titolo nelle più recenti evoluzioni teoriche ed epistemologiche della psicologia come scienza del comportamento.

 

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Laura Guerra, evidenzia la narrazione fallace del modello organicista o bio-medico sostenuto dalle case farmaceutiche per promuovere l’uso egli psicofarmaci come “riequilibratori di un sistema squilibrato”, presentando il reale potenziale terapeutico degli psicofarmaci e i motivi per limitarne l’uso a lungo termine, responsabile della cronicizzazione e dell’abbassamento della qualità della vita.

Nella narrazione afferma con chiarezza che, se non evitabile, l’uso dovrebbe essere mirato alla gestione degli stati acuti della sofferenza psichica. Offre, con dovizia di dettagli, informazioni molto utili per la gestione della sospensione degli psicofarmaci maturate nei gruppi di auto-mutuo-aiuto e supportate da autorevoli pubblicazioni scientifiche.

Marcello Maviglia, specialista in psichiatria e in tossicodipendenza, sostiene come tesi principale dei capitoli, che cura che il supporto degli Esperti per Esperienza (Peers Specialists) conferisce al percorso di Recovery una narrativa personalizzata che non riguarda solo la gestione ed il contenimento dei sintomi, ma soprattutto il miglioramento della qualità della vita nel contesto sociale e culturale dell’individuo.

L’autore premette che non nega l’esistenza del disagio emotivo, che è empiricamente dimostrabile nella sofferenza degli individui in maniera palpabile, ma che è, al tempo stesso, necessario comprendere le limitazioni delle diagnosi ufficiali dei “disturbi mentali”.

Illustrando, alla fine del capitolo, un progetto di dismissione avviato da diversi anni in una clinica di Albuquerque, nel Nuovo Messico, ne condivide aspetti fondamentali della progettazione, della implementazione ed alcuni risultati preliminari, che potrebbero essere d’aiuto allo sviluppo di progetti simili.

Per ordinare il libro:

M.Maviglia, l. Guerra, M. Gandolfi. Sospendere gli psicofarmaci: come e perché – Costruire un percorso personalizzato ed efficace. Fabbrica dei segni, 2024

 

 

 

 

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Laura Guerra è laureata in Scienze Biologiche e ha conseguito il dottorato di ricerca in Farmacologia all'Università di Ferrara. Si interessa dei trattamenti psicofarmacologici nel contesto psicosociale del disagio emotivo. Pone particolare attenzione ai problemi dell'eta giovanile e infantile. Ha tradotto il libro di Peter Breggin "La sospensione degli psicofarmaci. Un manuale per i medici prescrittori, i terapeuti, i pazienti e le loro famiglie". Recentemente ha tradotto il libro di Joanna Moncrieff "Le pillole più amare. La storia inquietante dei farmaci antipsicotici".