Autismo e psicofarmaci

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Laura Guerra

da: La sospensione degli psicofarmaci. Un manuale per i medici prescrittori, i terapeuti, i pazienti e le loro famiglie
di Peter Breggin

I bambini con diagnosi di disturbi dello spettro autistico soffrono di difficoltà a relazionarsi e a comunicare con le altre persone.

Quelli diagnosticati con la sindrome di Asperger sono bambini a volte eccentrici che sono insolitamente timidi e sensibili.
Se hanno seri problemi, questi riguardano sempre le relazioni.

I bambini che soddisfano i criteri diagnostici del disturbo dello spettro autistico, generalmente, non riescono a sviluppare l’empatia e la capacità di relazionarsi o di rispondere ad altre persone.

Poiché tutti gli psicofarmaci compromettono la funzione cerebrale in modo globale, compresi i lobi frontali, essi compromettono anche l’empatia e la capacità complessiva di relazionarsi.

Di conseguenza, tutti gli psicofarmaci aggravano il mancato sviluppo delle relazioni empatiche di un bambino o di un adolescente.

Questi bambini miglioreranno se il farmaco viene sospeso e sostituito con la cura, la pazienza e l’impegno consapevole degli adulti che fanno parte della loro vita a casa così come a scuola o nelle strutture di trattamento.

IMPORTANTE: Gli psicofarmaci possono causare reazioni di sospensione, talvolta includendo reazioni emotive che minacciano la vita e problemi di astinenza fisici. In breve non è solo pericoloso cominciare ad assumere psicofarmaci, ma è anche pericoloso sospenderli.
La sospensione degli psicofarmaci dovrebbe essere eseguita attentamente sotto una collaudata supervisione clinica

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Laura Guerra è laureata in Scienze Biologiche e ha conseguito il dottorato di ricerca in Farmacologia all'Università di Ferrara. Si interessa dei trattamenti psicofarmacologici nel contesto psicosociale del disagio emotivo. Pone particolare attenzione ai problemi dell'eta giovanile e infantile. Ha tradotto il libro di Peter Breggin "La sospensione degli psicofarmaci. Un manuale per i medici prescrittori, i terapeuti, i pazienti e le loro famiglie". Recentemente ha tradotto il libro di Joanna Moncrieff "Le pillole più amare. La storia inquietante dei farmaci antipsicotici".

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